Mi sono tanto infervorato ed ero orgoglioso che in Italia ci si occupasse di internet nel modo più interessante possibile, ovvero creando un motore di ricerca che potesse fare a pugni con Google.
Ho visto nascere un pollo di nome Volunia, l'ho guardato, l'ho analizzato e la frustrazione è aumentata...
Ne ho seguito le vicende fino a Giugno 2012 (Volunia atto finale) data in cui non mi sono trovato affatto d'accordo con l'autore.
Oggi, dando un'occhiata al sito, trovo che il progetto è morto.
Sostanzialmente l'autore ha delle lagnanze sulla gestione e consiglia a tutti di proteggersi legalmente da situazioni come la sua.
Prescindendo dal fatto che per quanto si possano firmare NDA e contratti ben scritti, il lavoro dell'informatico è incomprensibile ai più quindi tutto è aleatorio e interpretabile, sta di fatto che non esistono NDA e/o contratti perfetti. Esistono certamente intese e le chiarezze PRECEDENTI alla stipula di qualsiasi contratto.
A meno di credere al fatto che un investitore si diverta a bruciare del danaro giusto per fare dispetto all'ideatore/autore...
Quello che però è interessante è che a breve (?) avremo il codice... Così potremo capire dove stava l'innovazione.
Non mi resta che inviare i miei migliori auguri a chiunque voglia cimentarsi in una iniziativa innovativa, ricordandogli che avere paura di essere fregati è la prima fregatura: quello che frega è la paura stessa, chi vuole rischiare sa che sta rischiando, lo dice la parola stessa.
Rischiate, col paracadute (NDA/contratto), mettendoci il massimo di chiarezza ed eliminando la paura. Un sacco di gente lo fa, altrimenti non avremmo alcuna innovazione.
.
Quando hai un solo neurone deve fare più cose contemporaneamente e si affatica velocemente... Però è più facile tenerlo sotto controllo ;) (esprimo solo opinioni *personali*)
venerdì, maggio 30
mercoledì, maggio 14
Ci sono voluti 12 anni e un colosso per avere un "quasi concorrente".
Più o meno alla fine del 1999, mentre realizzavo il progetto delle Teche della RAI (octopus), fui folgorato da un'idea. Più o meno alla fine del 2002 con grande fatica e pochissimo sonno realizzai il prototipo. A metà del 2009 depositai un brevetto che era innovativo, pertanto il brevetto (che fino ad allora rimaneva pending) mi venne assegnato definitivamente nel 2012.
I primi incontri con investitori mi chiarirono le idee sulle necessità e sulle loro paure, quindi dopo il deposito riuscii a industrializzare il prodotto, anche grazie a Ingram Micro Italia che mi rese l'operazione più semplice (un grazie particolare va a Marco Contente), dimostrando che potevo produrne quanti ne volevo in un tempo limitato.
Grazie a Primo Bonacina e a Roberto Colombo fu realizzato il "sistema" commerciale e furono venduti i primi modelli.
Alla fine del 2010 allo SMAU venne esposta la versione G3 (grazie a Maurizio Cuzari), che rappresentava la versione in cui veniva considerato importante il valore aggiunto delle richieste dell'utente: l'esperienza d'uso.
Nell'implementazione su tutti non posso che ringraziare Giuliano Zavattari e Andrea Santangelo per la pazienza e la genialità.
Beh, in fondo tutti noi ci abbiamo creduto e investito nell'idea, e abbiamo ancora ragione, fino ad oggi, nel 2014, quando Western Digital decide di entrare in questo mercato, con ben due prodotti e veramente interessanti, che riunisce proprio sotto il nome di PERSONAL CLOUD STORAGE, esattamente come avevamo pensato di chiamare DocuBox per definirne le caratteristiche.
Quello di Western Digital è un ottimo prodotto e un'ottima idea, realizzata grazie alla disponibilità. In un paese come il mio, dove non si altro che parlare (spesso troppo) di startup e di aiuti alle imprese innovative, ci rimane altro che continuare a farci la punta al cervello per farci venire nuove idee... in attesa che qualcun altro, 12 anni dopo, le realizzi :) :).
Per fortuna alcune funzionalità di DocuBox sono ancora inarrivabili... Ma basta saper aspettare, come accaduto per la "ricerca nell'email di gmail", prima o poi qualche altro colosso ci arriva.
:) Attendere, prego.
.
I primi incontri con investitori mi chiarirono le idee sulle necessità e sulle loro paure, quindi dopo il deposito riuscii a industrializzare il prodotto, anche grazie a Ingram Micro Italia che mi rese l'operazione più semplice (un grazie particolare va a Marco Contente), dimostrando che potevo produrne quanti ne volevo in un tempo limitato.
Grazie a Primo Bonacina e a Roberto Colombo fu realizzato il "sistema" commerciale e furono venduti i primi modelli.
Alla fine del 2010 allo SMAU venne esposta la versione G3 (grazie a Maurizio Cuzari), che rappresentava la versione in cui veniva considerato importante il valore aggiunto delle richieste dell'utente: l'esperienza d'uso.
Nell'implementazione su tutti non posso che ringraziare Giuliano Zavattari e Andrea Santangelo per la pazienza e la genialità.
Beh, in fondo tutti noi ci abbiamo creduto e investito nell'idea, e abbiamo ancora ragione, fino ad oggi, nel 2014, quando Western Digital decide di entrare in questo mercato, con ben due prodotti e veramente interessanti, che riunisce proprio sotto il nome di PERSONAL CLOUD STORAGE, esattamente come avevamo pensato di chiamare DocuBox per definirne le caratteristiche.
Quello di Western Digital è un ottimo prodotto e un'ottima idea, realizzata grazie alla disponibilità. In un paese come il mio, dove non si altro che parlare (spesso troppo) di startup e di aiuti alle imprese innovative, ci rimane altro che continuare a farci la punta al cervello per farci venire nuove idee... in attesa che qualcun altro, 12 anni dopo, le realizzi :) :).
Per fortuna alcune funzionalità di DocuBox sono ancora inarrivabili... Ma basta saper aspettare, come accaduto per la "ricerca nell'email di gmail", prima o poi qualche altro colosso ci arriva.
:) Attendere, prego.
.
Iscriviti a:
Post (Atom)